Il 16 settembre 2000 Massimiliano Rosolino nuota i 400 stile libero in 3’43”40: siamo a Sydney e la cornice è quella di una finale olimpica che passerà alla storia.
Il super favorito della vigilia è il fenomeno di casa IanThorpe, ma in finale i grossi nomi non mancano: Grant Hackett, l’altro australiano padrone del mezzofondo, gli americani Keller e Carvin ed il sempre pericoloso romeno Dragos Coman. Tra questi però c’è anche la coppia di gemelli del nuoto italiano: il fresco campione europeo della distanza Emiliano Brembilla (poi quarto per solo 1 centesimo) ed il tenace napoletano Massimiliano Rosolino. Thorpe domina come previsto con uno stellare 3’40”59, ma dietro c’è un solo nuotatore che riesce a tenergli testa, ed è proprio il nostro Rosolino: 3’43”40 è un crono che nessuno in Italia (nemmeno con i super costumoni di gomma) è ancora riuscito a migliorare. Un argento che profuma di storia.