Il 7 settembre 1994 Alexander Popov incanta il foro italico e si aggiudica i 100 stile libero ai mondiali.
Siamo a Roma, ed il russo degli Urali, già campione europeo ed olimpico in carica, si presenta ai blocchi di partenza con una cosa in più ed una in meno rispetto ai suoi rivali: in più ha il record del mondo da poco stabilito (48.21) che durerà per 6 anni, in meno ha, come sempre, la cuffia. Sì perché lo Zar ha sempre nuotato così, costume ed occhialini, quasi a regalare agli avversari l’eventuale attrito che i capelli a contatto con l’acqua potrebbero provocare. Gary Hall Jr prova a destabilizzarlo passando più forte di lui ai 50 metri, ma alla fine si deve arrendere al rientro di Popov. Il quale, dopo la gara, dichiara (Corriere della Sera): “Se sono in forma, nessuno può battermi. Ma credo che vincerei anche se non fossi al massimo della condizione”.