Sun vs Paltrinieri – Passaggi a confronto

E’ stata la sfida mancata di Kazan 2015, il duello a distanza che ha fatto tanto parlare sia prima che dopo la fatidica finale dei 1500 stile libero dei Mondiali 2015. Sun Yang, il cinese campione di tutto ed imbattuto sulla distanza regina del mezzofondo in vasca contro Gregorio Paltrinieri, l’azzurro primatista degli ultimi ranking mondiali e già iridato in vasca corta. 

Lo scontro tra titani non si è consumato in acqua, per la delusione degli appassionati che avrebbero voluto vedere la resa dei conti tra i due, rimandata forse solo di un anno, in vista di Rio 2016. A Kazan, il nostro Greg ha portato a casa un titolo iridato tuttavia non semplice da vincere, con il canadese Cochrane che ha provato fin da subito a far saltare gli schemi dell’italiano, e l’americano Jeager mai domo e con un finale in rimonta.

Gregorio ha dichiarato di essersi trovato spiazzato dall’assenza di Sun, che ha di fatto rimescolato gli equilibri e di conseguenza le tattiche di gara, costringendolo a strappare in partenza per rispondere agli attacchi del canadese. Il crono ottenuto, nonostante si tratti del record europeo, non  soddisfa il neo campione del mondo, che dice di avere nelle corde già un 14:34.

Ipotizziamo che Sun avesse partecipato alla finale di Kazan al top della sua forma e mettiamo a confronto i passaggi e le percorrenze ogni 50 metri del tempo nuotato dal cinese in occasione della finale olimpica di Londra 2012 con il crono di Gregorio a Kazan 2015.

I fatti dimostrano proprio quanto detto da Paltrinieri: la tabella ci mostra che Gregorio era in vantaggio rispetto al WR di Sun fino ai 400 metri, distanza che gli è servita di fatto per liberarsi di Cochrane e prendersi la vetta della gara. Dopo il 400, i parziali sui 50 di Paltrinieri si attestano dal 29,5 in su, mentre quelli di Sun sono stabili dal 29,5 in giù. Abissale invece la differenza dell’ultimo 100 metri, ma questo era già in preventivo e rientra nelle caratteristiche proprie dei due atleti.

Paltrinieri ha nuotato un tempo superiore alle sue aspettative, confermando di fatto il crono nuotato un anno fa in occasione del suo trionfo continentale a Berlino. Ecco quella prestazione confrontata sempre con il WR di Sun a Londra.


Come si nota dai riquadri in verde a sinistra, Paltrinieri commise lo stesso errore anche nella rassegna europea 2014. Una partenza a razzo, degna di passaggi inferiori a quelli di Sun fino ai 450 metri, per poi rimanere sul 29 alto fino a fine gara. Da ricordare però che, in quell’occasione, Greg condusse gara di testa dal primo all’ultimo split, senza di fatto avere rivali degni di impensierirlo (Pal Joensen fu secondo a 10 secondi di distacco). Il rammarico sta proprio nel non aver potuto gestire la gara di Kazan con il cinese accanto, cosa che lo avrebbe potuto portare attorno al 14:34 desiderato.

Ma la domanda è: se Sun avesse nuotato a Kazan intorno a quel 14:34 desiderato da Paltrinieri? Il caso vuole che il cinese abbia vinto l’oro iridato a Shanghai nel 2011 fermando il tempo proprio a 14:34.14, attuale record dei campionati mondiali. E allora paragoniamo il 2011 di Sun al 2015 di Greg!


Qui si nota ancora di più quale può essere stato l’errore confermato da Paltrinieri, cioè la partenza troppo forte. Se l’obiettivo dichiarato era di arrivare al 1400 con 2-3 secondi di vantaggio su Sun, questo vantaggio andava forse costruito diversamente, con uno strappo forte dal 900 al 1300, proprio la fase nella quale Greg ha pagato di più. 

Vediamo infine il confronto tra il 1500 nuotato a Kazan e quello nuotato a Berlino sempre da Paltrinieri.

Le due gare si somigliano moltissimo, ma la lucida analisi post titolo del nostro neo campione mondiale ci fa ben sperare: appuntamento a Rio 2016!

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