Un exploit. Una grande prestazione.
A volte basta anche solo questo per cambiare la vita e la storia di un atleta.
Di uno che, per esempio, aveva sempre preparato i misti come gara principale. E che ai trials per i Giochi del 2012 aveva esultato di più per la qualificazione nei 200 farfalla (dietro a Phelps) che per quella nei 200 dorso (dietro a Lochte).
Poi succede che a Londra, nel momento cruciale dei 200 farfalla, sbaglia la finale, nuotando più lento che in semi ed in batteria, e finisce quinto, quando un podio (dietro Le Clos e Phelps) era tranquillamente alla portata.
Ma allora, smaltite le tossine e la tensione dell’esordio a cinque cerchi, si presenta alla finale dei 200 dorso. Accanto ha il campione olimpico e recordman del mondo, un certo Ryan Lochte.
Questo non ha fermato Tyler Clary, che all’arrivo tocca in 1.53.41: oro e record olimpico, davanti proprio al campione in carica (bronzo) ed al talentissimo giapponese Ryosuke Irie.
E’ rimasta l’unica, grandissima, affermazione internazionale del ragazzone californiano, che oggi compie 29 anni.
Auguri Tyler Clary!
#fattidinuoto